Pensieri circolari

se i pensieri vanno dritti spesso sbagliano mira

20/03/20

Trasporto pubblico gratuito e debito pubblico

La comunità urbana di Dunkerque ha deciso di fornire gratuitamente a chiunque il trasporto pubblico.
Quando ho ripreso la notizia indicandola come esempio anche per Genova mi è stato fatto notare che la "genialata" avrebbe indebitato gli enti locali e la cosa non sarebbe stata ulteriormente accettabile in Italia.
Ho fatto notare che per curare in ospedale gratis le regioni vanno a debito come pure lo Stato per pagare i soccorsi in caso di incendio o per dare istruzione ai giovani, ma anche per pagare la polizia o gli F35, si tratta di scegliere in cosa investire le risorse pubbliche. Per altro in altre città (come Tallin in Estonia) i trasporti pubblici sono gratis e per pagarli c'è una tassa di scopo (anche la spazzatura non la paghi a sacchetto conferito ma con una tassa di scopo).
Per tale affermazione sono stato tacciato di "retorica idealista" da un soggetto che si è lanciato ad auspicare uno "stravolgimento totale del nostro sistema statalista verso un modello veramente liberale basato sulle autonomie locali e la minore imposizione fiscale".
Mi pare che retorica idealista sia ancora di più l'affermazione che la situazione può essere salvata dal modello capitalista-liberista che salva solo i ricchi (e non è lecito sperare di rientrarci in tanti) e per di più lasciando anche ai ricchi un mondo invivibile dove coi loro soldi potranno solo restare nascosti in prigioni dorate magari lo stesso un po' inquinate.
Quella che viene disprezzata come retorica idealistica io la chiamo rispetto dei principi e dei valori. Potrei anche bollare come retorica idealistica il proporre il liberismo e il capitalismo come salvezza del mondo ma ormai, vista la situazione, mi viene da chiamarla pia illusione, pensando positivo, tentativo di truffa pensando negativo.
Non so se certe cose la cui infondatezza è ormai del tutto evidente sono promosse dai fautori solo perché sperano di guadagnarci turlupinando chi ci crede o perché sono veramente convinti nonostante i fatti le neghino.
Consideriamo pure che già ora i trasporti pubblici sono un debito e che se venisse applicata l'ottusa strategia liberista di fare pagare i servizi solo a chi li usa, non solo i poveri, o anche i meno ricchi, si troverebbero a pagare dei prezzi che farebbero ridurre i loro spostamenti (tanto per i liberisti i poveri possono anche morire a casa visto che non hanno i soldi per pagarsi i trasporti) ma rendendo del tutto antieconomico il trasporto pubblico spingerebbe ancora molte più persone su mezzi privati intasando ulteriormente il traffico e, guarda un po', peggiorando e di molto la situazione anche per chi usa il trasporto privato, anche quelli ricchi. A Dunkerque il cambio di regime nei trasporti pubblici ha incentivato i guadagni degli esercizi del centro e, viene da concludere che, se i commercianti pagano le tasse in proporzione ai guadagni, c'è un incremento delle entrate degli enti locali che potrebbe ridurre il debito.
Si potrebbe notare che questa cosa positiva probabilmente implica una riduzione delle entrate degli esercizi della periferia e che da ora in poi usare i mezzi pubblici sarà sempre più un problema sanitario, ma una città è un sistema che evolve e bisogna affrontare i problemi senza preconcetti ma spesso la cosa viene ignorata.

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Noi e covid

Il problema è che prima o poi tutti verremo a contatto con il virus ma l'importante è che non avvenga per tutti allo stesso tempo che, se no, non ci sono abbastanza letti in terapia intensiva. La soluzione però, per il futuro, non è chiudere tutti in casa per ridurre il numero di letti richiesto ma aumentare il numero di letti e medici anche a rischio di pagarli senza poi usarli quando la richiesta dovesse diminuire.
I medici mancano perché viene permesso di laurearsi in medicina solo ad una minoranza per paura che ci sia una inflazione di medici e quindi siano a rischio le alte retribuzioni e i letti mancano per assecondare le richieste di tagli alle tasse e ci troviamo adesso a rimetterci tutti, anche in termini economici, anche quelli che i soldi delle tasse risparmiate li avevano investiti in borsa. Chi ci guadagnerà sono pochi mentre ci rimetteranno i più anche tra i ricchi e gli evasori che pensano di avere sempre qualcuno a pagare per loro.
La soluzione per il momento è di restare a casa ma per il futuro (o meglio i futuri) è di impiegare risorse comuni per affrontare le minacce della vita facendo in modo che tutti contribuiscano. Altrimenti sarebbe come se si fosse deciso di ridurre ulteriormente i posti letto di traumatologia e poi, dato che non ci sarebbero più stati letti per curare gli incidentati, si fosse proibito a tutti di andare in auto o moto così ci sarebbero stati meno incidentati. Ma in questo caso so quanti sarebbero scesi a fare le barricate. Adesso invece stiamo accettando gli arresti domiciliare collettivi impauriti dal nuovo virus sconosciuto che pensiamo più pericoloso della morte senza confrontarlo con gli altri fattori di rischio delle nostre vite.
La situazione futura delineata da https://www.milanofinanza.it/news/non-torneremo-piu-alla-normalita-ecco-come-sara-la-vita-dopo-la-pandemia-202003181729195935?fbclid=IwAR2b1w7lk8e9T7dy48e6XZOOaeydSC7HDQ8I8iiaH5Be4mRNs_I4znpAK5k è un futuro distopico che dobbiamo evitare soprattutto perché sarà il risultato di una evoluzione della società dettata dalla dottrina dello shock https://www.globalproject.info/it/mondi/naomi-klein-il-coronavirus-e-il-disastro-perfetto-per-il-capitalismo-dei-disastri/22638?fbclid=IwAR31EEaG4Jl7uGDXPkCoIHO2aICmgxtbMzP7bZ04BDB1kL3gH8e3MML4-zM .

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