Sempre a seguire i ciarlatani, ancora per quanto?
Pochi giorni fa ho letto su un sito del NCD che se Gandhi fosse in Siria o Irak adesso lo avrebbero già decapitato e che se ha avuto successo a suo tempo è solo perché dall'altra parte c'era l'Inghilterra rispettosa dei diritti umani. Poi continuavano dicendo che contro Hitler non sarebbe stato possibile fare nulla con la nonviolenza. E concludeva che bisognava mandare armi in medio oriente. A parte l'ignoranza dei fatti storici riguardo al rispetto degli inglesi e alla resistenza nonviolenta al nazismo durante la guerra mondiale che, per quanto poco utilizzata, ha dato risultati più efficaci, soprattutto in vite umane, di quella violenta, mi pare evidente che l'approccio violento non ottiene quello che continua a promettere ma al contrario peggiora le situazioni ovunque sia utilizzato. Possibile che la società continui a fidarsi di simili ciarlatani che continuano a scoprire l'acqua fredda dicendo che è calda, ignorando i fallimenti ottenuti nel corso dei secoli dall'approccio violento, le evidenze seppure sperimentali di approcci diversi, le parole di chi dimostra i fallimenti e propone soluzioni nuove dimostrandone l'efficacia? E questo non solo per le guerre o i conflitti, ma per la gestione delle risorse, dell'economia, del lavoro ...
Etichette: comportamento, conflitto, nonviolenza, violenza
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