Pensieri circolari

se i pensieri vanno dritti spesso sbagliano mira

25/11/10

Violenza e nonviolenza

Gli studenti in manifestazione bloccano l'entrata del Senato e tirano qualche uovo. Si alzano alti lai perché è stata usata violenza contro l'istituzione.
Ma il problema è capire cosa è la violenza. Sparare nelle gambe a uno che sta mitragliando una folla inerme è violenza o nonviolenza? Io penso che potrebbe essere violenza se prima non ho fatto nulla per evitare lo facesse, ma altrimenti sia nonviolenza. A volte se non ci si sporca le mani ci se le lava. Rinunciare all'uso della forza per ridurre la violenza molte volte significa assecondare la violenza degli altri.
Quello che mi preoccupa è che l'azione sia improvvisata, senza valutazioni efficaci sulle conseguenze. Siamo vicino al 25 luglio 1944 ma non vorrei che ci fosse un 8 settembre giustificato con la "violenza" alle istituzioni.
Se nel nostro sistema gli studenti o la gente comune avessero a disposizione dei mass media per influenzare l'opinione pubblica o anche solo per farsi sentire l'assalto del parlamento sarebbe solo sovversivo, ma la situazione italiana è decisamente peggiore.

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05/11/10

Potenti eserciti

"RESTI DI QUELLO CHE FU UNO DEI PIU’ POTENTI ESERCITI DEL MONDO RISALGONO IN DISORDINE E SENZA SPERANZA LE VALLI CHE AVEVANO DISCESO CON ORGOGLIOSA SICUREZZA"
Questo è quello che è scritto in tutte le città d'Italia nel Bollettino della Vittoria del 4 novembre 1918, ore 12.

E' quello che spesso succede agli eserciti. Partono come se fossero gli unici ad usare la violenza e poi tornano distrutti dalla violenza degli altri eserciti che hanno resistito nonostante i lutti e le devastazioni. E alla fine è difficile dire se c'è qualcuno che ha vinto. Basta guardare i monumenti ai caduti dei paesini più sperduti che elencano poveri ragazzi mandati al macello e mai più tornati.

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