Pensieri circolari

se i pensieri vanno dritti spesso sbagliano mira

04/06/12

Assessore part time

Il nuovo assessore al personale di Marco Doria dice che al massimo si mette a part time per non troncare la sua carriera di dirigente di ASL ma che non farà solo l'assessore. Quando sono stato eletto semplice e umile Consigliere Comunale a Genova ho smesso di fare consulenze e ho preso aspettativa da scuola per poter fare il consigliere comunale (che evidentemente chiede meno tempo di un assessore) e questo ha significato che per 4 anni ho smesso di fare l'informatico e quando sono tornato ad insegnare ho dovuto recuperare il tempo perso (e 4 anni in informatica è una eternità). Potevo anche rinunciare a farlo e nessuno mi avrebbe costretto ma ho scelto io di accettare. Ero un giovane professionista ma ho deciso di mettermi a servizio della collettività. E non penso di essere l'unico disposto a farlo. In questo senso penso che il politico è un cittadino prestato alla collettività e per questo penso che un politico che vuole continuare probabilmente non lo sta facendo come si deve. Posso capire che qualcuno continui solo perché altri gli chiedono di continuare. Per questo ho sempre ritenuto corretto che un politico abbia un aiuto quando finisce il suo incarico per poter risarcirlo per il tempo dedicato alla comunità. Per esempio penso che sia velleitario e che porti ancora più danno la pretesa dei grillini di volere persone che ci rimettono a fare politica perché la conclusione è veramente che alla fine chi si mette in politica si sente legittimato a risarcirsi in altri modi. Ma se uno è così attaccato alla carriera ci si può anche impiccare e lasciare ad altri il compito di gestire il bene di tutti.

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02/06/12

Parate e servizio civile

Un rappresentante dei volontari di servizio civile riguardo alle critiche alla partecipazione dei volontari alla parata del 2 giugno scrive: "La cosa che sconforta me invece è che le parole pronunciate dallo speaker sembrano totalmente trascurabili, mentre tutta l'attenzione viene riservata al passo (che nemmeno un militare definisce militare). E mi sconforta ancora di più, e lo dico con profondo rammarico personale, che questi 41 ragazzi (che come è stato più volte sottolineato non devono necessariamente essere obiettori e/o appartenere a quella scuola di pensiero) conserveranno un ricordo migliore dei militari, che li hanno trattati con rispetto, gentilezza e simpatia, rispetto a chi storicamente é più vicino a loro e che ancora continua a chiamarli "burattini", "marionette" ecc ecc.. Questo, secondo me, è un errore più grande, perché è un errore di approccio culturale, che tende ad allontanare i ragazzi da quel mondo.." Se si considera che lo speaker si limita a riportare il testo della legge per cui il servizio civile è finalizzato alla Difesa Civile Non Armata e Nonviolenta, è evidente che quello che manca è il senso critico e la volontà di affrontare anche la difficoltà di un dissenso. Certamente i militari hanno tratttato i volontari con rispetto, essendo che il loro comportamento dimostrava il rinnegare da parte dei volontari dei valori che avrebbero dovuto testimoniare e un accondiscendere al loro essere militari. E' come se ad una parata di leghisti lo speaker dicesse "e adesso sono qui con noi questi meridionali che amano pizza, spaghetti e mandolino" con un gruppo di meridionali che bevono birra e mangiano crauti e stupirsi che i leghisti si mettano a dargli patte sulle spalle e strizzate d'occhio. Quei 41 ragazzotti che marciano, alcuni in maniera anche un po' goffa, senza neppure rendersi conto del significato di quello che fanno lascia poco sperare per il futuro.

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